Diligite iustitiam 
qui iudicatis terram

Fondato dagli avvocati Lucio Santalucia e Mariarosaria Cicatiello, lo Studio Legale SLS&Partners da oltre quarant'anni è un punto di riferimento per l'assistenza legale sul territorio nazionale. 
Lo Studio Legale SLS&Partners è garanzia di competenza e professionalità in tutti gli ambiti del Diritto. 

Studio Legale SLS&Partners


Fondato dagli avvocati Lucio Santalucia e Mariarosaria Cicatiello,
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Avv. Mariarosaria Cicatiello

Avv. Ida Santalucia - Avv. Laura Marchetta - Avv. Marianna Curcio - Avv. Marcella Pantaleo
 Avv. Nicola Postiglione - Avv. Alberto Settesoldi - Dott. Salvio Papauro

Autore: SLSPartners 10 apr, 2020
Tale procedura, prevista dall'articolo 696-bis del codice di procedura civile, è finalizzata a risolvere la controversia attraverso l'intervento di un perito terzo ed imparziale, nominato dal Tribunale, che abbia competenze in materia di conciliazione delle parti e che abbia seguito un percorso formativo. La domanda giudiziale diventa procedibile solo se la conciliazione non riesce oppure se il procedimento di accertamento non si conclude entro sei mesi dal deposito del ricorso, in tal caso gli effetti della domanda sono salvi se, entro novanta giorni dal deposito della relazione o dalla scadenza del termine perentorio, è depositato presso il medesimo giudice il ricorso per il procedimento sommario ex art. 702-bis c.p.c. Si evidenzia che la riforma ha previsto la partecipazione al procedimento di accertamento tecnico preventivo di tutte le parti, ivi comprese le imprese di assicurazione che hanno l'obbligo di formulare all'istante un'offerta di risarcimento del danno ovvero di comunicare i motivi per cui ritengono di non formularla. In mancanza di offerta e quando la sentenza che conclude il successivo giudizio è a favore della parte danneggiata, il giudice trasmetterà copia della sentenza all'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) per gli adempimenti di propria competenza nei confronti dell'assicurazione chiamata in giudizio.
Autore: SLSPartners 10 apr, 2020
Il Tribunale di Roma sospende, con un'ordinanza, la validità delle elezioni del nuovo Coordinatore del Comitato scientifico ed, all'esito di questa designazione, il vice-presidente ed i componenti della Giunta esecutiva, avvenuti a Napoli un anno fa in occasione del Congresso nazionale della Siti. La società scientifica, che rappresenta in tutta Italia i medici specialisti in Igiene e in Medicina preventiva, potrebbe dover rifare daccapo dunque tali votazioni. Il Tribunale di Roma ha infatti sospeso per presunte irregolarità le cariche elettive delle contestatissime elezioni di Napoli congelandone gli esiti in attesa di una trattazione di merito che in questa fase cautelare è in parte argomentata. Dito puntato, nel ricorso presentato da Massimo Valsecchi (ex direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Verona), a cui poi si è aggiunta anche Maria Triassi (direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell'Ateneo Federico II), entrambi da mesi candidati alle cariche direttive della Società italiana di Igiene, sulla mancata convocazione e dunque presenza, del coordinatore del Comitato scientifico in carica, Prof.ssa Rosa Cristina Coppola, che, pure, era componente di diritto di tale organo associativo. Sul punto e sull'interpretazione di quanto previsto dallo statuto la Giunta della SItI aveva chiesto un parere legale in merito, che aveva escluso la sua convocazione. Il giudice invece ha ritenuto che la si dovesse convocare. Siccome il neo eletto coordinatore, prof. Francesco Vitale, ha partecipato all'elezione del vicepresidente entrante e dei nuovi membri di Giunta, sono stati sospesi anch'essi per ordinanza del Tribunale. Per nulla in discussione, invece, il ruolo del presidente Fausto Francia, già direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl di Bologna, eletto a Riccione tre anni fa. Ad essere sospese sono le nuove designazioni di vice presidente attribuita a Italo Angelillo, cattedratico di Igiene alla Università Vanvitelliana della Campania e di Francesco Vitale, docente di Igiene a Palermo, eletto come presidente del Comitato scientifico. "E' giusto chiedere il rispetto della democrazia e delle regole nei momenti elettorali come ha sottolineato il giudice - avverte Maria Rosaria Cicatiello, avvocato con studio a Napoli che ha curato il ricorso - e bisogna cogliere l'invito che provengono da più parti e dalle istituzioni al rispetto della trasparenza, soprattutto nel mondo della cultura, di cui fanno parte le Università ma anche le Società scientifiche, anche ai fini dell'accreditamento previsto dalla nuove normative".Il giudice designato della sedicesima sezione Civile del Tribunale di Roma con l'apposita ordinanza ha sospeso, in attesa di trattare nel merito le questioni sollevate dai ricorrenti, tutte le deliberazioni con cui il Consiglio delle sezioni regionali della Siti, all'adunanza del 18 novembre 2016 a Napoli ha nominato il nuovo coordinatore del Comitato scientifico, nonché il Vice-presidente e presidente designato per il biennio 2018-2020 ed i sei componenti della Giunta esecutiva. Nella motivazione, tra le altre cose, il Tribunale afferma che "negli organi collegiali assume rilievo il contributo che ciascun partecipante, avente diritto, può imprimere alla discussione" richiamando così la mancata convocazione del coordinatore del Comitato scientifico in carica la cui assenza avrebbe viziato l'iter delle votazioni. Se nella trattazione di merito tali argomenti dovessero essere definitivamente accolti bisognerebbe rifare le elezioni ora sospese in seno alla Società scientifica.
Autore: SLSPartners 10 apr, 2020
SAN PROSPERO. La Fratelli Baraldi Costruzioni ha presentato reclamo contro il fallimento pronunciato dal Tribunale di Modena. La decisione era nell'aria: da quando nei mesi scorsi la sentenza è stata pronunciata, si sono moltiplicate le iniziative a sostegno e le attestazioni di solidarietà all'azienda, specie dei dipendenti e specie dopo l'archiviazione del sospetto di presunte collusioni tra l'ex patron Claudio Baraldi e un tecnico considerato vicino ad una cosca. Fatto sta che il pool di legali coordinati dall'avvocato Mariarosaria Cicatiello hanno inoltrato alla Corte di Appello un dettagliato e pungente ricorso, incentrato, al di là degli aspetti legali, sulla inadeguatezza economicità della procedura fallimentare, quando invece quella del concordato avrebbe potuto portare a qualche soddisfazione, per quanto parziale, del ceto creditorio. L'udienza per la discussione è fissata per il prossimo 16 febbraio, a Bologna. E per quella occasione si stanno già mobilitando dipendenti, amici, collaboratori e aziende dell'indotto vicine alla Baraldi. È possibile infatti che venga deciso di organizzare una manifestazione davanti alla Corte, a sostegno della revoca del fallimento. I soci della Baraldi come noto contestano che il fallimento sia il frutto di decisioni di carattere amministrativo - l'esclusione dalla white list - che hanno ingiustamente sgambettato il colosso delle costruzioni e delle demolizioni nel pieno dell'emergenza terremoto, provocando un danno irreparabile. L'azienda fu poi riammessa alla "white list" della prefettura di Modena quando Claudio venne formalmente escluso, con il cambio dei vertici societari. «Nel nostro ricorso - si limita a confermare l'avvocato Cicatiello - chiediamo la riattivazione della procedura di concordato che la sentenza di fallimento ha interrotto. Riteniamo che la procedura concordataria poteva meglio soddisfare le esigenze dei creditori chirografari, che si erano già pronunciati a favore, e che ci fossero gli estremi per una transazione con Inps e Agenzia delle Entrate, che invece si sono pronunciate contro. Come noto, la banca a sua volta non ha avallato il concordato, ma a parte la consistenza delle garanzie ipotecarie, di certo un fallimento azzera i margini di un parziale recupero». Contro il reclamo si è costituita la procedura fallimentare. Se ne occuperà il curatore, dottor Pivetti, che nella costituzione ha rappresentato una situazione diversa. «Abbiamo preso atto di questa decisione», si limita a chiosare, interpellata sul punto, l'avvocato Cicatiello. Lasciando intendere che si tratta di una decisione non così usuale. Intanto, come noto, la procedura a tutela dei creditori ha confermato l'affitto di azienda (e l'assunzione dei dipendenti) alla Global Costruzioni. E le commesse non mancano, anzi.

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